Non è estate senza peperonata. O meglio senza la peperonata calabrese preparata da mia mamma!
Se ripenso agli anni passati, non riesco a immaginare un’estate senza questo piatto: per almeno 30 anni, peperoni, melanzane e patate sono stati i protagonisti indiscussi delle nostre tavole. Basta chiudere gli occhi per sentire ancora il profumo inconfondibile e il sapore irresistibile che si sprigionava in cucina.
La ricetta è semplice e veloce, ma ci sono alcune regole d’oro da seguire per ottenere una peperonata davvero saporita e bilanciata. Ricordo ancora quando, qualche anno fa, mia mamma decise di provare a “imbrogliare”, cucinando la peperonata senza friggere le verdure, ma stufandole soltanto. Era buona, sì, ma mancava quel sapore autentico che solo la frittura sa dare!
Anche se tutto viene fritto, non lasciarti ingannare: la peperonata non è affatto un piatto invernale. Anzi, è la ricetta perfetta per Ferragosto, da gustare durante una scampagnata in montagna o intorno a un falò in spiaggia.
Ma che origini ha la peperonata?
La peperonata ha origini contadine ed è un piatto tradizionale del sud Italia, particolarmente diffuso in regioni come la Calabria, la Sicilia e la Campania. La ricetta è nata come un modo per utilizzare e conservare le abbondanti verdure estive, in particolare i peperoni, che venivano raccolti in gran quantità durante la stagione calda.
In Calabria, la peperonata si è affermata come un piatto simbolo della cucina estiva, preparata con ingredienti semplici ma saporiti come peperoni, melanzane, patate e pomodori. La pratica di friggere le verdure, tipica di molte versioni calabresi, risale a una tradizione che valorizza i sapori intensi e la consistenza croccante.
Questa ricetta ha radici profonde nella cultura contadina, dove la peperonata veniva preparata in grandi quantità per essere consumata nei giorni seguenti, spesso durante le scampagnate di Ferragosto o in occasione di feste familiari. È un piatto che incarna lo spirito della condivisione e della convivialità, elementi fondamentali della cucina del sud Italia.
Se sei curioso di approfondire, ti consiglio di esplorare fonti come ti consiglio di leggere il post ufficiale della giornata nazione della peperonata di Manuela Valentini, ambasciatrice della giornata per il calendario del cibo italiano.
Un po’ come altre ricette tradizionali ci sono tantissime varianti, io rimango fedele alla mia ma sono sempre curiosa di scoprire diverse tradizioni!
Mi raccomando di cucinarne in abbondanza, non sarà mai abbastanza!
Buon appetito!
Peperonata calabrese, un must della mia estate
Ingredienti
- 1 Kg Patate
- 8-10 Peperoni verdi tondi
- 4 Melanzane grandi
- 400 grammi Pomodori freschi
- Olio extravergine d’oliva
- Sale
Istruzioni
- Lava, asciuga e taglia le melanzane, cospargile di sale e lasciale spurgare in uno scolapasta per circa mezz’ora.
- Trascorso un po’ di tempo avranno perso l’acqua e saranno meno aspre e più morbide da cucinare.
- Nel frattempo: sbuccia, lava, asciuga e taglia a listarelle le patate e i peperoni.
- La cosa più importante è non friggere tutto contemporaneamente, ogni verdura ha un suo tempo di cottura da rispettare: inizia dalle patate.
- Prendi una grande padella antiaderente, fai scaldare bene l’olio extravergine di oliva e friggi le patate fin quando saranno ben dorate ma non troppo cotte.
- Togli dal fuoco le patate e falle scolare su della carta assorbente.
- Nello stesso olio friggi prima le melanzane e poi i peperoni, in caso rimboccando l’olio tra un ingrediente e l’altro.
- Considerando che le verdure saranno mischiate e rimesse sul fuoco cerca di non cuocerle troppo.
- Quando avrai cotto tutto, rimetti tutto in padella (togliendo prima l’olio eventualmente in eccesso), aggiungi i pomodori tagliati a pezzi e continua la cottura per circa 10 minuti.
….UN PIATTO CHE ADORO CHE IO! con il pane fresco poi….!!! 😉
La peperonata di mamma è l’ideale con il pane caldo! 😀
Grazie per essere passata! 😉
Grazie per averci raccontato la peperonata della tua infanzia, una peperonata ricca d’affetto e con una preparazione molto particolare che mi incuriosisce molto per il gusto finale.
Un bellissimo contributo ciao Manu
Il gusto è meravigliosa, da provare assolutamente!
Grazie per essere passata e per le tue parole! Un abbraccio!
ma è bellissima! Mi fa una gola… Mi piace questo “ritorno alle origini”, alla ricerca dei sapori dell’infanzia che crescendo si cerca di ritrovare. Io spesso non ci riesco; ci sono cose che faccio esattamente come faceva mia mamma, eppure… il sapore non è quello! Invece sono certa che tu ci sia riuscita in pieno e la splendida ricetta di casa tua ora farà il giro del web, conquistando tutti. Con me l’ha già fatto. Un bacio 🙂
Che belle parole, Fausta! Grazie! 🙂
Sono felice di aver trasmesso l’entusiasmo per le ricette di casa mia…
Grazie per essere passata! Un abbraccio
Sai che ti dico che il tuo motto mi piace assai “Cucinatene in abbondanza, non sarà mai abbastanza!” perchè è anche il motto di casa mia… Comunque, non conoscevo affatto questa ricetta, ma un giorno un pò di Calabria arriverà in Veneto… la farò sicuramente.
Sono contenta che questa mia ricetta ti sia piaciuta! Se dovessi provarla fammi sapere! 🙂
Grazie per essere passata! 😉