Io adoro i fichi, trascorro le mie estati in Calabria mangiandoli per colazione, per merenda, appena raccolti dall’albero dalla santa donna di mia madre che quasi si arrampica sugli alberi per trovare i più maturi.
Tutto questo d’estate, poi torno a Roma e non li mangio più perché vederli tutti belli lucidi e perfetti in una scatoletta di plastica mi mette tristezza. Quindi ho ripescato nella tradizione calabrese il modo per mangiare “i miei fichi” anche durante l’inverno e soprattutto a Natale.
Oggi ho deciso di raccontarti delle crocette di fichi che si preparano in Calabria per poter conservare il gusto e la bontà dei fichi per tutto l’inverno e mangiarli a Natale arricchendo la tavola con una prelibatezza amata da adulti e bambini.
Il nome (crocette) deriva dalla particolare forma che assume il prodotto una volta terminata la lavorazione, ossia quella di una piccola croce. La particolarità di questi fichi è che non vanno seccati aperti come, per esempio, i pomodori secchi ma sono fichi seccati dal sole sulla pianta. Si raccolgono, si mettono da parte e quando se ne hanno a sufficienza si preparano le crocette!
Sono molto felice di condividere con te questa ricetta, una di quelle ricette che mi porto dietro fin da quando sono piccola.
Crocette di fichi alla calabrese
Ingredienti
- 1 Kg Fichi secchi
- 100 grammi Gherigli di noci
- Zucchero
- Vino passito
- Foglie di alloro
Istruzioni
- Schiaccia le noci, ricava almeno 80-100 grammi di gherigli ma la quantità può variare a seconda dei gusti.Lavora i fichi secchi con le dita per ammorbidirli un po’. Poggiali su un piano di lavoro e appiattiscili leggermente. Tagliate in due con un coltello affilato fino ad arrivare quasi al picciolo che però dovrà restare appiccicato. In modo il fico resterà unito.
- Apri i fichi a libro e ripeti l’operazione fino a quando li avrai aperti tutti.
- Per formare le crocette serviranno quattro fichi: prendi due frutti aperti e incrociali, mettendo al centro la parte del picciolo centrale. Appiattiscili un po’. Su ognuno dei quattro lati metti un gheriglio di noce (o anche metà, a seconda della dimensione del fico).Chiudi le crocette coprendo con gli altri due fichi, in modo da creare un incrocio: per prima cosa chiudi il fico in basso, poi l’altro, in modo da formare appunto una croce.
- Appiattisci le estremità leggermente con i polpastrelli e ripeti fino a creare tutte le crocette di fichi secchi. Sigilla le estremità in modo da farle combaciare al meglio prima di metterle in forno.
- Metti della carta da forno sulla placca da forno, adagia le crocette e spennella con il vino passito. Inforna a 160° per 15 minuti, poi togli la placca dal forno, immergi nello zucchero e rimetti in forno per altri 10 minuti.
- Le crocette di fichi secchi si conservano in un luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di calore. Possibilmente all’interno di una scatola di latta con delle foglie di alloro in modo da conservarle per l’inverno e gustarle a Natale… sempre se qualcuno non le mangia prima!
Ciao, non conoscevo questa ricetta.
Le ricette tradizionali sono sempre le migliori, racchiudono tutti i sapori del prodotto.
Grazie per essere passata (e scusa il ritardo nella risposta)… io adoro le tradizioni della mia terra e sono felice di farle conoscere anche ad altri! 🙂
Ne mangerei uno dietro l’altro, peccato che non si debba esagerare! Questa ricetta mi fa pensare al periodo natalizio quando mangio i fichi secchi 🙂
Ed infatti si preparano ora cosi da poterli mangiare a Natale! 😉
Grazie per la visita! 🙂