Avete presente il detto “una ciliegia tira l’altra”? Ecco, per me è cosi con il litchi che, non a caso, viene chiamato anche “ciliegia cinese”.
Da quando ho scoperto questo meraviglioso e saporito frutto, parecchi anni fa, non riesco a farne a meno e nel periodo natalizio ne mangio quantità enormi… 😉
Purtroppo in Italia si trova solamente nel periodo che va da fine novembre fino a metà gennaio, anche se negli ultimi anni stanno iniziando ad esserci coltivazioni locali, per cui spero presto di poterli mangiare durante tutto l’anno.
Ma vediamo di cosa si tratta!
Il litchi è un frutto proveniente dall’estremo Oriente e dal Sud Est Asiatico, conosciuto con il nome di ciliegia cinese, appartenente alla famiglia delle Sapindacee il cui albero può raggiungere l’altezza di 30 metri con foglie lunghe sempreverdi.
La bontà di questo frutto è nota fin dall’antichità, tanto che si narra che l’imperatore Kao Tsu, vissuto nel 200 a.C., accettava i litchis come pagamento dei tributi locali dovuti dai contadini.
In Cina il litchi viene coltivato da più di 2.000 anni e ancora oggi, per tradizione, si è soliti regalarlo come segno di buon auspicio per il nuovo anno. La sua pianta è molto longeva e, ad oggi, in Cina ne esiste un esemplare di circa 1.200 anni.
Il Litchi ha forma tondeggiante, i frutti sono riuniti in grappoli ed hanno un diametro di circa 5 centimetri.
La buccia, dura e non commestibile, presenta delle escrescenze appuntite, il colore varia a seconda della stagione: se all’inizio è verdognola, nel pieno della maturazione presenta un intenso colore rosso ciliegia. Quando si secca, infine, la scorza acquista un colorito marroncino.
La polpa del litchi è un arillo, che avvolge un seme ovoidale simile a quello della nespola.
Ha un sapore molto gradevole, simile a quello dell’uva moscato, con una delicata fragranza di rosa e possiede pochissime calorie, per una porzione da 100g ci sono solo 66 Kcal.
Il litchi è una buona fonte di vitamina C e di Oligonol, due sostanze con proprietà antiossidanti i cui benefici si manifestano nei confronti dei virus influenzali e nella protezione della pelle dai raggi UVA.
L’abbondanza di vitamina C rende il litchi un alimento ideale per rinforzare il sistema immunitario durante la brutta stagione quando influenza e raffreddori sono sempre in agguato.
Il litchi inoltre stimola la produzione dei succhi gastrici, questa sua proprietà, insieme alla buona quantità di fibre alimentari presenti in questo frutto, riduce il rischio di stitichezza e di disturbi gastrointestinali. Nella Medicina Tradizionale Cinese il litchi è considerato un “frutto caldo”, in grado di attivare il “fuoco digestivo”, non a caso viene servito a fine pasto proprio per favorire la digestione!
Il litchi si offre molto bene alla preparazione di gelati, macedonie di frutta fresca o sorbetti, ma dicono anche per ricette salate.
Io lo mangio sempre come frutta o al massimo in macedonia ma tra qualche giorno, per il mio compleanno, ho deciso di preparare un cocktail e sono alla ricerca della perfetta ricetta salata.