Ormai conosci il mio amore per il pesce e soprattutto per la rana pescatrice, vero? credo di aver provato a cucinarla in tanti modi ma da un po’ di tempo pensavo a come poterla fare al forno.
Il Rospo o Rana pescatrice – appartenente alla famiglia Lophiidae – è un pesce d’alto mare con un aspetto buffo e a tratti inquietante. Vive sui fondali marini fangosi, sabbiosi o di tipo detritico. Vive generalmente ad una profondità di 500 metri anche se esistono esemplari che preferiscono vivere a maggiori profondità addirittura fino ai 1000 metri.
Presenta una testa massiccia ricoperta di creste ossee e spine, appiattita e allargata, di forma ovale; il corpo è conico e la pelle è priva di scaglie. La bocca è molto grande e rivolta verso l’alto, con numerosi denti acuti: la mascella inferiore è prominente rispetto a quella superiore. Nella mandibola e lungo il corpo sono presenti delle appendici cutanee a forma di frange. La colorazione è bruno-olivastra o violacea sul dorso e bianca nel ventre; le pinne sono orlate di scuro. Il primo raggio della pinna dorsale è estremamente sviluppato e dotato in punta di una piccola escrescenza carnosa. Quest’appendice, utilizzata per cacciare, è chiamata illicio. La livrea è tendenzialmente bruna. Può raggiungere dimensioni ragguardevoli: sono stati pescati esemplari di 200 cm di lunghezza per 57 kg di peso. (fonte: wikipedia.it)
Nei vari dialetti italiani si chiama in tanti differenti nomi: in Campania Piscatrice nera o Rattale, Martino nel Lazio, Gianello, Giudio, Budego ruscio, Boudroi in Liguria, Piscadrixi, piscatrice niedda in Sardegna, in Sicilia Magu, Giuranna di mari, Làmia, Boldrò in Toscana, Diavolo de mar, Pesce rospo, Rospo de fango in in Veneto e Piscatrice, Pezzecatrìsce in Puglia.
La rana pescatrice è un pesce prelibato con carni molto magre. Il suo sapore è diverso a seconda della provenienza: per esempio quelle pescate in Adriatico hanno carni più sode ed un gusto delicato, mentre quelle pescate in Sicilia, per la diversa alimentazione, a volte hanno carni con un sapore più intenso.
Io la cucino e la mangio intera, spolpando ben bene anche la testa (hai idea della prelibatezza delle guance?), ma purtroppo la maggior parte delle volte si trova in pescheria privata della testa; in questo caso viene chiamata con il nome di “coda di rospo”. Il fegato della rana pescatrice è inoltre ingrediente principale del Ankimo, un piatto tipico della cucina giapponese che mi sono ripromessa di provare prima o poi.
Quando ho letto che oggi nel calendario del cibo italiano sarebbe stata la giornata degli arrosti arrotolati, ho deciso di sperimentare e preparare un arrosto di pesce.
Il piatto l’ho preparato qualche settimana fa in Calabria, durante le ferie; sperimentando come sempre, in effetti non avevo mai preparato un arrosto di pesce; soprattutto un pesce cosi particolare come la rana pescatrice.
Ho pensato di farcirlo con un pesto veloce che ho appena preparato giusto stamattina: un pesto di fiori di zucchina, leggero e delicato: ideale per essere usato come crema per insaporire la parte interna dell’arrosto.
L’aggiunta delle alici sott’olio e la marinatura con olio, limone e timo hanno regalato al mio piatto aromi, profumo e una giusta contrapposizione di sapori. Lo rifarò per perfezionarlo ma come primo esperimento sono veramente felice del risultato! 🙂
Ti va di prepararlo con me? Ti assicuro che è più facile farlo che pensarci!
Arrosto di rana pescatrice al limone
Ingredienti
- 600 grammi Rana pescatrice
- 2 Limone
- 100 grammi Pesto di fiori di zucchine e noci
- 3 Alici
- 3-4 rametti Timo
- Olio extravergine d’oliva
- Sale
- Pepe nero
Istruzioni
- Sfiletta la coda della rana pescatrice (viene anche chiamata coda di rospo): è un operazione abbastanza semplice: inizia dalla pinna e taglia con un coltello affilato poggiando la lama aderente alla grossa lisca centrale.Cerca di togliere la lisca centrale senza tagliare la coda in modo che rimanga un pezzo unico di pesce.
- Lava bene i limoni, tagliali a metà, ricava due fette per ogni limone e tienile da parte. Spremi i limoni, aggiungi l’olio extravergine d’oliva, il sale e il pepe.
- Versa la marinata sulla rana pescatrice, fai riposare in frigorifero per almeno 20 minuti.
- Prepara il pesto di fiori di zucchina seguendo la ricetta che ti ho indicato nella descrizione della ricetta, in alternativa puoi usare una marmellata di agrumi amara con un pesto leggero alla genovese.
- Quando la rana pescatrice sarà ben marinata sgocciolala dalla marinata e adagiala su un tagliere.
- Spalma per tutta lunghezza il pesto di fiori di zucca ed aggiungi le alici tagliate grossolanamente, quindi sistema al cento le fette di limone. Aggiungi timo, sale e pepe.
- Chiudi su se stessa la coda di rana pescatrice e legala arrotolandola con il filo da cucina come per gli arrosti di carne.
- Sistema un foglio di carta da forno sulla leccarda ed adagia l’arrosto, bagnandolo con la marinata in cui era immerso; fallo cuocere in forno a 180° per circa 15/20 minuti.
- A cottura ultimata sistema l’arrosto nel piatto di portata e decora con le fette di limone e un rametto di timo fresco.