Sardenaira… e non chiamarla pizza!

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Da quando faccio parte dell’Associazione Italiana Food Blogger e partecipo al calendario del cibo italiano ho avuto modo di partecipare con diversi contributi e anche come ambasciatrice per una giornata nazionale.
Quello che non mi aspettavo, all’inizio, era di iniziare a preparare piatti lontani dalla mia cultura culinaria regionale, cosa che invece sto facendo e che mi sorprende di volta in volta.

E’ questo il caso della Sardenaira, un piatto che non conoscevo e che, inizialmente, avevo sorvolato non avendolo mai neanche sentito nominare.

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Se mi ritrovo a scrivere questo post e ad aver preparato la sardenaira il merito è dell’ambasciatrice di questa giornata, Fausta del blog “Caffè col cioccolato, che col suo entusiasmo e la sua disponibilità mi ha invogliato e ispirata nel preparare questa delizia.

Fausta è stata un vero faro per la creazione di questa giornata, ha “fatto gruppo” con noi che abbiamo deciso di contribuire ed ha seguito e aiutato tutte noi nella preparazione della ricetta con consigli e piccoli segreti. E meno male che Fausta mi ha contagiato: la sardenaira è un vero e proprio paradiso per le papille gustative ed una volta provata non si può tornare indietro… si deve rifare prima possibile!

Ma vediamo di cosa si tratta: La sardenaira nasce nella zona di Nizza intorno al 1450 col nome di “pissaladière“, condita con cipolla e acciughe. Il nome sardenaira (nome dato nel Sanremese) deriva dal fatto che, inizialmente, veniva condita con sarde che le davano un gusto deciso e amaro.
Nel dopoguerra le sarde sono state sostituite con le acciughe sotto sale, più nobili e con un gusto meno forte… ma io ho deciso di seguire la ricetta originale. Amo le sarde, te l’ho mai detto? 🙂

Nel territorio ligure si trovano tante varianti con altrettanti nomi, per cui, nel comune di Sanremo, è stato dato alla sardenaira il riconoscimento di denominazione comunale (Deco).

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Il primo comandamento quando si parla di sardenaira? Non chiamarla pizza! Per i sanremesi è quasi un insulto: la sardenaira è una sardenaira, non una pizza.

In realtà è molto più simile ad una focaccia… e come tale si cuoce in teglia. Viene preparata con ingredienti poveri ma eccellenti che uniti ad un impasto delicatissimo e vellutato fanno della sardenaira una vera leccornia.

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Spero che questa delizia ti sia piaciuta, a me è piaciuta tanto e non vedo l’ora di rifarla. Come sempre vi consiglio di leggere il post ufficiale sul sito di AIFB dedicato a questa giornata, sono sicura che Fausta vi farà conoscere tanti aspetti ancora sconosciuti della sardenaira.

 

Sardenaira… e non chiamarla pizza!

Preparazione 1 ora 30 minuti
Cottura 30 minuti
Tempo totale 2 ore

Ingredienti

  • 1 kg Farina 00
  • 500 ml Acqua
  • 120 grammi Olio extravergine d’oliva
  • 22 grammi Sale
  • 25 grammi Lievito
  • 200 grammi Pasta madre opzionale
  • Passata di pomodoro
  • Sarde sotto sale
  • Olive di Gaeta
  • Capperi sotto sale
  • Aglio in camicia
  • Origano secco

Istruzioni

  • Impasta la farina con l’olio extravergine d’oliva e 400 ml di acqua. Dopo cinque minuti aggiungi il sale sciogliendolo in circa 50 ml di acqua.
  • Impasta altri cinque minuti, poi aggiungi il lievito sciolto nella restante acqua. Lavora fino ad ottenere un impasto liscio, morbido e omogeneo. Lascia riposare per circa venti minuti.
  • Dividi l’impasto e stendi la pasta a mano molto delicatamente (almeno un centimetro e mezzo di altezza), nelle teglie precedentemente oliata. Lascia lievitare per circa un’ora.
  • Adagia delicatamente il pomodoro sulla pasta pronta, aggiungi in ordine sparso le olive, i capperi dissalati, i filetti di sarda dissalati e gli spicchi d’aglio vestiti della propria buccia.
    Aggiungi infine una spolverata di origano e olio extravergine d’oliva.
  • Infornate a forno caldo a 210° per 25 minuti. Sforna e aggiungi origano e olio a crudo.
Chef: Daniela Ceravolo
Portata: Lievitati

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  1. Daniela, GRAZIE! Grazie per le belle parole, grazie per aver voluto far parte di questo gruppo che è riuscito a riunirsi intorno a una preparazione comune. La sardenaira ha conquistato molti e molti rimarranno conquistati dalla tua versione. Aggiungere le sarde sotto sale fatte in casa è una vera “chicca” e insieme al tuo origano di Aspromonte renderanno questa preparazione indimenticabile. Un bacio :*

    1. Fausta, grazie a te! sei tu l’artefice di questa giornata e ci hai fatto innamorare di questo piatto meraviglioso! 🙂

  2. Che belle foto!! Che appetito!! Viene voglia di allungare la mano! E’ stata veramente una bella esperienza questa giornata non solo per la buonissima sardenaira ma per le persone speciali che l’hanno preparata con me! un abbraccio e un bacio

    1. Ma grazie! Una bellissima giornata con tante risate! Un abbraccio e grazie per essere passata!

  3. .. ci siamo divertite un sacco, abbiamo chiacchierato e preparato una delle ricette più gustose del Calendario: cosa chiedere di più?? che ricapiti al più prestoooo….!!!
    ciao Dani!!

    1. Vero! Speriamo ricapiti con un’altra bella giornata!:)
      Grazie per essere passata!

  4. Manu says:

    Grazie Daniela, bellissima la tua sardenaira anche per me quando ho iniziato a partecipare al calendario mai avrei pensato di fare ricette che non conoscevo, però il calendario ti stimola e si arriva a fare queste delizie
    Ciao Manu

    1. Ciao Manu, grazie per la visita e le belle parole! 🙂
      E’ proprio vero: il calendario stimola a scoprire nuove ricette e nuove realtà!

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